|
Nome gioco: Fallout 3 Produttore: Bethesda softworks Distributore: Atari Tipologia: RPG - FPS
Fallout 3 è il terzo capitolo della serie fallout, totalmente sciolto però dai suoi due predecessori. Il gioco è ambientato in un futuro lontano, siamo nel 2277, nei dintorni di Washington DC, duecento anni dopo una guerra nucleare che ha sconvolto l’intero pianeta. Il mondo ha subito un balzo tecnologico enorme, tuttavia la società è rimasta chiusa nei dogmi caratteristici degli anni 50; tutto nel mondo di Fallout è un mix di gusto retrò e design futuristico. Uno degli spunti più suggestivi del gioco è la presenza dei Vault, sorta di bunker sotterranei, altamente tecnologici e futuristici e totalmente ( ono!?) isolati dall’esterno, all’interno dei quali alcuni “eletti” hanno trovato asilo, prima dello scoppio della guerra. Noi nasciamo all’interno del Vault 101, e da qui inizia la nostra avventura nello strano e affascinante mondo di Fallout 3, che ci porterà ad esplorare in lungo e in largo i sobborghi di Washington, diventati ormai LA ZONA CONTAMINATA.
Dopo la nostra nascita, che potremo osservare in diretta, e dopo aver scelto il nostro futuro aspetto e il nostro nome, un salto temporale ci porterà al nostro primo anno di vita, qui inizia il gioco vero e proprio; infatti dovremo decidere in che modo distribuire le nostre S.P.E.C.I.A.L. ( forza, percezione, stamina, carisma, intelligenza, agilità, fortuna ) ognuna delle quali influirà non poco su diversi aspetti e nel proseguo del gioco; infatti una buona forza ci permetterà di portare più cose, la percezione garantirà un avvistamento dei nemici superiore, il carisma sbloccherà possibilità diverse per i dialoghi, l’intelligenza andrà ad influire sulle nostre capacità di interazione con la tecnologia e con le serrature, e così via. Superata questa prima fase, un altro salto temporale ci catapulterà al nostro decimo compleanno, durante il quale ci verrà consegnato il nostro fedele PIP BOY 3000, strumento fondamentale in Fallout 3 che ci permetterà di gestire l’inventario, i salvataggi e tantissime altre cose fondamentali. Detto questo un altro balzo temporale ci farà arrivare al nostro 15 anno durante il quale sosterremo un “esame” che tale tuttavia non è, il quale una volta effettuato e in base alle risposte date andrà ad impostare le nostre abilità, la cosa non è permanente e le caratteristiche possono anche essere modificate. Altro salto nel tempo e avremo 19 anni e da qui inizia realmente il gioco, nostro padre è scomparso, un suo collaboratore è stato ucciso, e adesso le guardie ci stanno cercando, è il momento di fuggire, e di uscire dall’inviolabile Vault 101 alla ricerca del nostro amato genitore.
Appena usciti verremo abbagliati dall’impatto violento con la luce del sole, siamo all’aperto, e qua il motore grafico inizia a lavorare a pieno regime, dalla nostra posizione sopra elevata lo sguardo spazia in lungo e in largo non trovando altro che aride distese e rovine diroccate di un passato che un tempo era prospero e che ora non è più niente. Il motore di gioco gestisce bene le varie ambientazioni la fisica dei personaggi, la qualità delle texure, senza mai avere cali di framerate. La grafica è ottima però non ai livelli di eccellenza di titoli magari più novi, tuttavia riesce a riportare soprattutto in campo aperto quella sensazione di pulviscolo atmosferico e di sporco caratteristico di un ambiente arido come quello post nucleare. La visuale di gioco può essere alternata, e passare dalla prima persona, tipica di un FPS, alla terza persona, propria di un GDR; tuttavia Fallout 3 è un titolo da giocare totalmente in prima persona, in quanto passando nella visuale in terza persona, si perde quella sensazione di immersione, che solo un FPS riesce a garantire, e si puo incorrere in una purtroppo non indifferente sensazione di pattinamento durante la camminata. Le ambientazioni tetre a tratti spettrali, le rovine dei sobborghi urbani, nascondono molteplici trappole e spunti narrativi davvero notevoli, spingendo il giocatore ad abbandonare spesso e volentieri la quest principale, per seguire ad esempio le tracce di uno sfortunato avventuriero come noi del quale è rimasta soltanto una registrazione vocale che ci porterà ad esplorare luoghi fatiscenti, pericolanti, ed infestati di nemici.
Il gameplay è solido e per nulla macchinoso, i comandi sono intuitivi e semplici da imparare, oltretutto il giocatore avrà a sua disposizione il sistema di puntamento S.P.A.V. il quale permette di mettere in pausa il gioco ed affrontare lo scontro con eventuali nemici in maniera più tattica; infatti una volta stoppato il gioco il corpo del nemico verrà evidenziato da segni di percentuale, nelle braccia, nelle gambe, in testa, nel dorso e via dicendo, tale percentuale indica la nostra probabilità di colpire o meno il bersaglio; questa però verrà influenzata da numerosi fattori, come la nostra posizione rispetto al nemico, la nostra bravura con determinati tipi di armi, la distanza ecc… lo S.P.A.V. non è tuttavia infinito, funziona con un sistema di punti che prima o poi terminano e ha bisogno di un determinato lasso di tempo di ricarica, prima di poter riessere utilizzato, ciò comporta cambi repentini davvero entusiasmanti durante le sessioni di gioco improntate sopratutto sugli scontri con armi da fuoco. Ogni nostra ferità andrà inoltre ad influire se colpiti alle braccia per esempio sulla capacità di colpire un bersaglio, oppure se avremo una gamba rotta non potremo più correre o essere reattivi. Ci si può tuttavia curare grazie agli Stimpack, o ricorrere alle cure mediche di un dottore. Nel mondo di Fallout, vi è tra l’altro una fiorente economia, basata sui tappi di nukacola, bevanda energizzante, idratante, energetica, ricostituiva e…… radioattiva, e sul baratto; potremo infatti raccogliere durante i nostri viaggi armi armature attrezzi ferraglia pattume e chi più ne ha più ne metta, ed il bello è che in un mondo dove possedere una bottiglia d’acqua non irradiata è un lusso, tutto può essere venduto, smerciato, comprato, barattato o trasformato per farne armi pezzi di ricambio e cose simili. Le radiazioni sono un fattore importante nel gioco in quanto se contratte in dosi eccessive portano alla morte, per evitarle basta mangiare sano, fare movimento e assumere di tanto in tanto qualche pasticca di droga anti radiazioni.
Le persone che si incontreranno durante il gioco sono spesso esseri disturbati da una vita di enormi privazioni, tuttavia se “presi” con le dovute cautele, scegliendo le giuste opzioni di dialogo non solo potranno aiutarci, ma rivelarsi addirittura indispensabili per il proseguo della storia. Nel gioco influirà anche la nostra reputazione, se compiremo buone azioni, aiutando i bisognosi potremmo essere agevolati per esempio con degli sconti nei negozi, altrimenti se sceglieremo di essere gli spietati della situazione, potremmo pure decidere, di spazzare via con un’atomica dalla faccia della terra una città con annessa popolazione, facendoci guadagnare le simpatie di gente non proprio raccomandabile.
La storia è davvero molto ben strutturata e intrigante, capace di far rimanere incollati alla console per parecchio tempo, il comparto audio è ottimamente riprodotto, sia nei rumori dell’ambiente, che negli echi, e nelle fonti di rumore ( man mano che per esempio ci si allontana da una radio accesa il suono va affievolendosi fino a scomparire, se ci si trova in campo aperto, altrimenti la si continua a sentire seppure con una certa eco dovuta alla distanza nei luoghi chiusi. La musica è molto caratteristica ed il sound è quello tipico dell’America anni 50. Durante le nostre peregrinazione per il mondo di Fallout 3 potremo sempre sentire della musica riprodotta dalle diverse stazioni radio delle zone esplorate, rimarrà sempre indimenticabile il Dj tre cani ed il suo AAAuuuuuuuu, salvo poi imbattersi in un segnale di aiuto vecchio di 50 anni e trasmesso a palla da un ripetitore abbandonato, che incuriosirà da morire, facendoci abbandonare ( nuovamente ) la trama principale, alla ricerca di qualche sopravvissuto. Unica pecca il doppiaggio in italiano non sempre all’altezza delle emozioni espresse dai volti durante episodi magari di forte stress o di paura, ma è davvero una pecca irrisoria.
Insomma Fallout 3 è un gioco consigliato a quegli appassionati che trovano in questi titoli il loro pane quotidiano, ma non deve essere assolutamente disdegnato dai neofiti, poiché è in grado di generare un amore incondizionato per l’avventura ed il mistero, non per niente è stato considerato il miglior gioco in assoluto del 2008.
PRO - Fonde 2 generi perfettamente - Completo, vasto, impegnativo e speciale - Molti finali - storia intrigante e ben strutturata - ottima colonna sonora - buona personalizzazione del personaggio
CONTRO - la grafica non eccelle ma fa il suo lavoro - lo S.P.A.V. se ben usato dona immortalità - doppiaggi a tratti pessimi - Salvate spesso, vi conviene
VOTO FINALE 8,7
Edited by [=BC=]Feghio - 14/6/2010, 17:03 |
|